Tripoli è una città malinconica e vuota, dove regna una triste dittatura.
A differenza della vicina Tunisia, la Libia è molto meno evoluta: camminando per le vie tripolitane, anche all’occhio del turista più distratto non può sfuggire l’abissale divario tra ricchezza e povertà. Pochissime le auto in circolazione: alcune sono molto lussuose, la maggioranza invece risale a circa 30 anni fa.
Leptis Magna è un vero capolavoro dell’architettura antica, rivale per sfarzo alla stessa Alessandria. Capoluogo della provincia libica sotto l'imperatore Settimio Severo, nativo leptiano, è rimasta sepolta sotto la sabbia per 2000 anni, ed è ora stata dichiarata area protetta dall' UNESCO. Le campagne di scavo per portarla progressivamente alla luce continuano tuttora.
Ovunque sono presenti gigantografie del residente libico, pure dove non c'entrano nulla, come al Museo Archeologico. Il dittatore giganteggia tra i reperti storici e i preziosi resti del sito di Leptis Magna, un contrasto stridente… vanitas vanitatum et omnia vanitas, l’insegnamento sapienziale pare non sia stato recepito, qui.
Dopo una giornata passata nella meravigliosa Leptis Magna,
siamo ripartiti a bordo della nostra "lussuosa bagnarola", alias Nave Costa Victoria, di cui potete vedere alcune fotografie, comprese le decorazioni di frutta e verdura scolpite dagli abilissimi cuochi filippini.
Barbara & Sandro
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