Buon viaggio... assieme a me!

L'ora

martedì 27 aprile 2010

Cronaca di una gita domenicale (25 aprile)

Vista la bellissima giornata, decidiamo di fare una gita fuori porta, destinazione Santa Teresa di Gallura.
Attraversato il paese, prendiamo la direzione di Capo Testa, estrema punta a nord-ovest della Sardegna.
Lo spettacolo che si offre ai nostri occhi è incantevole, un mare cristallino, un stupenda insenatura, denominata "Cala Espinosa" di difficile accesso (non per noi), ma vale la pena di una scarpinata.
Bello anche il faro con tutto il contorno di rocce granitiche modellate dal vento e dal mare. Nelle vicinanze si trova la "valle della luna" . Ci inoltriamo a piedi per un sentiero, alla fine del quale ci troviamo davanti due rocce gigantesche spezzate a metà con precisione, opera di epoca romana, che delimitano l'ingresso della valle.

La valle si apre ai nostri occhi, stupenda!!
Si respira il profumo delle essenze, il mirto, il ginepro e il lentischio.
Sono evidenti i segni di antiche cave di granito, sempre di epoca romana, che pare sia stato utilizzato per importanti edifici, come il pantheon nella città capitolina.
La valle, anni addietro, era famosa per essere popolata dagli yuppies e dai naturisti.

Gavino and Paola

sabato 10 aprile 2010

Gita sul lago di Como... Tremezzo e villa Carlotta.

Dietro la bellezza della villa Carlotta, dei suoi giardini, delle sue bellissime camelie, si nasconde una lacrima di tristezza...

A Tremezzo, sul ramo occidentale del lago di Como la bellissima villa, con i suoi giardini, ancora oggi ci consente di passare una bella giornata primaverile...

La villa é oggi gestita dall'Ente Morale Villa Carlotta, costantemente impegnato nel suo mantenimento...
Ma che dire del passato?

La villa viene costruita verso il 1690 ad opera del Marchese Giorgio II Clerici. Passa poi di mano in mano... da Antonio Giorgio alla figlia Claudia, fino a giungere ai Sommariva.

Gian Battista Sommariva la acquista nel 1801.
Amico di Napoleone spera di poter proseguire la sua carriera politica in Italia grazie al suo appoggio e a seguito della nascita della Repubblica ma gli viene preferito Francesco Melzi, proprietario della villa di Bellagio, proprio di fronte, sull'altra riva del lago...
Finita la carriera politica si ritira nel silenzio e comincia a raccogliere opere d'arte trasformando la villa in un museo.
Una delle sue opere preferite era la statua di Palamede che forse a causa della sua triste fine, incappò infatti nell'ira di Ulisse per averlo smascherato e costretto a partire in guerra, gli ricordava per certi versi la sua vita...

E' il 1843 e dopo la morte di Gian Battista Sommariva e dei suoi diretti discendenti la villa viene acquistata dalla moglie del principe Alberto di Prussia, Marianna.
Pochi anni dopo, nel 1847, viene regalata alla figlia Carlotta quale dono di nozze. Carlotta si sposa con il granduca Giorgio di Sassonia-Meiningen. Saranno proprio loro ad arricchire il giardino con piante da tutto il mondo...

Carlotta purtroppo morirà a soli ventitré anni... senza potersi godere la sua splendida villa!

Quando si entra nelle ricche sale si può ancora percepire la sua presenza...

Così ammiriamo la Maddalena penitente del Canova...e pensiamo a lei...

La percepiamo ogni volta che ammiriamo una statua... un quadro... un mobile di rara bellezza...

E' sempre lei che ci accoglie, come Venere tra le braccia del suo Marte é lei che ci stupisce nell'abbraccio di Amore e Psiche e ancora a lei che si rivolge il pensiero mentre ammiriamo il bacio di Hayez dell'ultimo addio di Romeo e Giulietta...
Possiamo immaginarla accogliere gli ospiti del marito e accompagnarli nella sala rossa o assistere alla preparazione della tavola nella sala degli arazzi...
E sempre lei che ci torna alla mente mentre attraversiamo il giardino, tra altissimi platani, sgargianti rododendri... camelie... nespole fiori multicolori e dai profumi delicati...o piccoli arbusti dalle strane forme...


Ci fermiamo sfiniti ad ammirare il lago... oltre l'azzurro del lago si intravvede Bellagio... e la villa Melzi...

E infine salutiamo lo spirito di Carlotta che ci ha accompagnato per la sua villa, ringraziandola, promettiamo di tornare... un giorno...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

martedì 6 aprile 2010

Gita a Bellagio e i giardini di villa Melzi

Mi alzo presto, non sono neanche le sette...
I primi raggi del sole colorano il cielo di un azzurrino pallido, quanto basta però per la nostra gita: destinazione Bellagio, sul lago di Como!

Il lago é sempre stupendo...
la strada stretta ti tiene sempre impegnato alla guida, ma di tanto in tanto una piazzola a bordo strada ti consente di fermarti... ed ammirare stupito l'opera della Natura.

Sulla destra rivoli e cascate, sulla sinistra il lago...

Procediamo lentamente,
cercando di non perderci niente...
La giornata é luminosa e finalmente arriviamo... Bellagio... di fronte a noi... intorno a noi!

La passeggiata lungo il lago é ricca dei colori della primavera appena arrivata. Le vette ancora innevate incorniciano il lago che risplende ancora di più.

Sulla sinistra la villa Melzi e i suoi giardini... sulla destra il piccolo paese con i suoi tremila abitanti.

Decidiamo di visitare prima i giardini di villa Melzi.
La villa risale ai primi dell'Ottocento.
Costruita per Francesco Melzi d'Eril, duca di Lodi e vice presidente della Repubblica Italiana nel periodo Napoleonico.

I giardini sono dei veri e propri orti botanici e vi si possono ammirare alberi provenienti da ogni parte del mondo... dalle enormi sequoie alla profumatissima canfora, abbelliti da statue e fioriti sentieri silenziosi e riposanti...

Non é difficile credere che Liszt vi si trovasse così bene da comporvi i suoi pezzi migliori, all'ombra della statua di Dante e Beatrice...

In un piccolo padiglione vicino alla villa antichi reperti ci ricordano la storia d'Italia... vasi etruschi, cannoni della fine del '700, ritratti e mezzibusti...

Un promemoria ci ricorda chi fu Francesco Melzi d'Eril...
Di famiglia nobile, nato a Milano nel 1753, girò per l'Europa rendendosi conto della situazione politica di quegli anni difficili.

Qualche anno dopo, quando Napoleone scese in Italia, é lui a discutere la posizione dell'Italia di allora. Siamo nel 1802, nasce la Repubblica Italiana, napoleone é Capo dello Stato, Francesco Melzi d'Eril é nominato vice presidente della Repubblica. Qualche anno dopo Napoleone trasforma la Repubblica in Regno d'Italia... con ciò finisce l'avventura di Melzi che si ritira a vita privata. Con la fine di Napoleone, l'Austria si riappropria di Milano.
Nel 1816 Melzi muore in Milano...
lasciando all'Italia il ricordo di se e a tutti la sua splendida villa e i giardini...

Poche righe di storia non possono annoiare... così vi saluto e vi invito a visitare lo splendido paese di Bellagio, piccolo paese sul lago di Como.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

lunedì 5 aprile 2010

Gita fuori porta a Lodi e Crema

Lunedì di pasquetta... finalmente bel tempo!

E' una settimana che attendiamo un po di sole e oggi non ce lo lasciamo scappare.
Certo, non andiamo lontano visto che si attende traffico su tutta la Lombardia.

Lodi é abbastanza vicina e Crema subito dopo...

Lodi, cittadina di 43.000 abitanti, si trova a sud di Milano.
Fondata nel 1158 da Federico Barbarossa a seguito della distruzione di Laus Pompeia, cittadina di origine celtiche poi occupata dai romani.

La piazza é molto bella, ampia e spaziosa, circondata da porticati che ospitano bar e negozietti... purtroppo oggi é quasi tutto chiuso!


Sulla piazza della Vittoria si staglia la facciata del Duomo, la Cattedrale della Vergine Assunta, in stile romanico. Costruita tra il 1158 al 1284, il campanile venne aggiunto nel 1500.
Riusciamo a visitarne l'interno giusto per miracolo... perché anche le chiese ormai chiudono!

Proseguiamo la passeggiata per le vie di Lodi fino ad arrivare all chiesa di San Francesco, con la sua facciata in cotto, costruita tra il 1280 e il 1307. Purtroppo già chiusa...

Da Lodi ci spostiamo a Crema, comune di circa 34.000 abitanti poco ad est di Lodi.
La cittadina ha origini antiche, secondo una versione risale infatti al VI secolo dopo Cristo e fu centro di resistenza alla invasione longobarda. Secondo un'altra versione Crema é più antica e si é sviluppata su un centro celtico precedente.
Parcheggiamo nei pressi della porta Ombriano e seguiamo il percorso storico indicato nei cartelli sparsi per la città.

Il Duomo é veramente bello... ma anch'esso chiuso!

Possiamo solo immaginarcelo, nella sua penombra...
e passare oltre.

La città é pulita e ricca di storia...

Al rientro ci fermiamo in una gelateria e un saporito gelato artigianale ci accompagna,
mentre salutiamo Crema...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO