Il posto è stupendo e non troppo lontano da Roma.
Subiaco si trova nella valle dell'Aniene.
Ci
dirigiamo all'abbazia di San Benedetto; poco prima sulla strada si
possono visitare le rovine di una villa di Nerone e l'abbazia di Santa
Scolastica.
Arriviamo all'abbazia di San Benedetto e attendiamo l'orario di apertura godendoci il panorama.
L'abbazia è stupenda, sembra aggrappata alla parete rocciosa.
L'abbazia è splendida!
I colori degli affreschi sono vividi, le immagini forti.
Immagini di morte sempre presenti.
Stupendi gli affreschi dei quattro evangelisti e degli angeli.
Il
sacro speco è stato abitato da San Benedetto tra il 497 e il 500 d.C.
Nel periodo che vi restò compì diversi miracoli, poi, per evitare
problemi (tentarono di avvelenarlo diverse volte) andò via.
Anni
dopo, intorno al 1200, ospitò un'altra figura molto particolare,
Lorenzo, detto il Loricato. Lorenzo era pugliese, in gioventù uccise per
errore una persona e decise di isolarsi dal mondo per espiare la sua
colpa.
Nel 1209 arrivò a Subiaco e vi restò.
Morì nel 1243 circa, e si racconta che fece molti miracoli.
Comunque sia andata, il posto val veramente la pena di essere visitato.
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
Rubrica dell'Accademia dei Tuttologi
Grazie a questo spazio virtuale condividerò con voi i luoghi da me visitati...
Qualche foto, spesso modificata al computer, guiderà chi avrà la costanza di scorrere queste poche pagine...
Qualche foto, spesso modificata al computer, guiderà chi avrà la costanza di scorrere queste poche pagine...
Buon viaggio... assieme a me!
domenica 7 agosto 2016
domenica 27 marzo 2016
Visita a Rapallo
Siamo a Rapallo, piccola cittadina della Liguria.
Piccola, ma non per questo meno affascinante...
Nel golfo si staglia sull'acqua un piccolo castello in pietra.
E' il castello cinquecentesco di Rapallo, costruito dalla cittadinanza per combattere le incursioni dei pirati.
La gente è simpatica, la cucina è ottima!
Il tempo è bello e il sole, non filtrato dallo smog cittadino, ci abbronza piacevolmente.
Belle le chiese, San Francesco, tra tutte, non la più grande, ma ricca di splendide vetrate.
Splendido anche il chiosco della musica, dono degli emigranti rapallesi dell'America Latina.
Belle le chiese, San Francesco, tra tutte, non la più grande, ma ricca di splendide vetrate.
Splendido anche il chiosco della musica, dono degli emigranti rapallesi dell'America Latina.
Qualche chilometro più a ovest si può visitare Santa Margherita Ligure e Portofino.
Lungo
la strada imponenti ville e castelli in pietra costellano le ripide
scogliere e fanno pensare a quando, tempo fa, la costa doveva essere
appannaggio di pochi.
Portofino è ancora deserta... ci godiamo il silenzio e la pace, passeggiando nel borgo.
Le
ombre della sera coprono il cielo e ci invitano a tornare a Rapallo, a
godere del cibo e del buon vino. Focaccia con stracchino, tipica di
Recco, cima genovese, farinata fritta, pansotti alle noci, trofie al
pesto genovese, stoccafisso allettato...
Chiudiamo la serata con una bella passeggiata digestiva nel lungomare Vittorio Veneto...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
Visita a Sulmona
Ancora
una splendida giornata di marzo, in quest'anno senza inverno, ci spinge
a ridosso del parco nazionale della Majella, fino a Sulmona, piccola
cittadina abruzzese in provincia dell'Aquila.
Due cose colpiscono immediatamente: il profumo dello zucchero e delle mandorle dei suoi confetti, che aleggia per ogni dove,
e il
ricordo del suo più noto concittadino, Publio Ovidio Nasone.
E'
giorno di mercato, la piazza è gremita di persone che comprano frutta e
verdura, dolci, pane, bocconotti e fiadoni... questi ultimi assaggiati
anche da noi!
La cittadina è animata di turisti, diverse lingue si mescolano ai profumi per dare un non so che di esotico.
Lungo
le strade tantissimi negozi di confetti, ce n'è per tutti i gusti.
Confezionati, singoli, in buste di varia dimensione o in forme di fiore,
ape, coccinella... senza dimenticare le esigenze dei numerosi tifosi di
calcio.
Lo
stemma della città riporta una sigla: SMPE, il cui significato deriva
dalle iniziali di una frase di Ovidio: "Sulmo mihi patria est, gelidis
uberrimus undis,
milia qui novies distat ab Urbe decem", ovvero: "Sulmona è la mia patria, ricca di gelide acque, dista da Roma novanta miglia".
milia qui novies distat ab Urbe decem", ovvero: "Sulmona è la mia patria, ricca di gelide acque, dista da Roma novanta miglia".
La
città, secondo Ovidio e Silio Italico, è di origine troiana. Il nome
deriva da quello del suo fondatore Sòlimo, compagno di Enea, fondatore
di Roma. La città fu chiamata Solimon, poi col tempo divenuta Sulmo,
oggi Sulmona.
Le chiese, numerose e stupende,
ricordano a tutti il suo passato. Al papa, seppure per poco, Celestino
V, ha dato i natali la città. Il Duomo ce lo ricorda.
Il sole ci accompagna piacevolmente risplendendo sulle nevi delle vette
circostanti, per le strade della città.
L'olfatto
ci guida invece nella
scelta del ristorante. Un tagliere di affettati e formaggi misti con
bruschette calde all'olio extra vergine d'oliva ci intrattiene. Trofie e
ceppi dai sapori tipici abruzzesi, quindi arrosticini di pecora,
annaffiati da vino rosso locale chiudono il pranzo, Ottimo!E' ora di
rientrare a Roma. Ci mettiamo in viaggio consapevoli che ciò che abbiamo
visto, ed assaggiato, non sia che un centesimo di ciò che c'è, sperando
di avere nuove occasioni per tornare, voltiamo le spalle alla città e
partiamo...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
sabato 12 ottobre 2013
Gita in ciociaria: Isola del Liri e Arpino
La ciociaria è una splendida area del Lazio, ricca di storia e di bellezze naturali.
Oggi siamo stati a Isola del Liri, una piccola cittadina costruita su un'isola naturale del fiume Liri... ecco il risultato, al centro del paese!
L'aria è fresca, piccole gocce d'acqua danzano intorno alla cascata creando splendidi giochi di luce e colori.
Facciamo quattro passi per le strade del paese, lungo i fiumi, poi dopo aver gustato una ottima pizzetta al taglio proseguiamo il nostro viaggio, prossima meta la cittadina di Arpino, più nota anche perchè diede i natali al famoso oratore latino Cicerone, ma anche al sette volte Console di Roma Caio Mario.
Arpino si trova a soli sette chilometri da Isola del Liri per cui non facciamo neanche in tempo a partire che siamo arrivati. Lungo la strada notiamo una Abbazia cistercense, Casamari, decidiamo di fermarci a visitarla al ritorno in quanto al momento si stà celebrando un matrimonio.
Arriviamo ad Arpino.
Una passeggiata per le strade strette ci fa capire che la cittadina in passato dovette essere importante, gli stemmi di famiglia sui portoni delle case ne testimoniano un passato interessante.
Dall'alto si gode uno splendido panorama e il silenzio e la calma rendono la visita stupenda.
Le vie sono ricche di testimonianze artistiche, in tante lingue diverse.
La fontana dell'acquila è splendida e il sole ne risalta le forme...
Ci fermiamo a mangiare in un ristorantino nascosto in una viuzza del centro, l'Ottavo vizio, che merita l'attenzione di una nuova visita.
Ottimi gli antipasti, prosciutto e formaggio, bruschetta al pomodoro e zuppa di cozze. E per primo spaghetti cacio e pepe e fini fini al pomodoro. Il tutto annaffiato con un vino rosso di quelli che macchiano il bicchiere...
Ci alziamo satolli e segnamo l'indirizzo sulla agenda per la prossima visita.
E' tempo di rientrare.
Saliamo in macchina e facciamo la stessa strada per visitare il monastero.
Bellissimo!
Un piccolo museo al suo interno ci lascia a bocca aperta.
In una teca all'ingresso due enormi zanne fossili appartenute a uno splendido esemplare di elefante preistorico.
Leggiamo con interesse le didascalie che ci raccontano di un tempo in cui la zona era abitata da bestie feroci...
Un piccolo museo ma veramente ben tenuto.
L'abbazia si può visitare e così ci addentriamo nel suo interno, visitiamo il chiosco e godiamo dei colori e dei profumi dei fiori.
Ma come tutte le cose belle anche questa gita è giunta al termine.
Alla prossima.
Oggi siamo stati a Isola del Liri, una piccola cittadina costruita su un'isola naturale del fiume Liri... ecco il risultato, al centro del paese!
L'aria è fresca, piccole gocce d'acqua danzano intorno alla cascata creando splendidi giochi di luce e colori.
Facciamo quattro passi per le strade del paese, lungo i fiumi, poi dopo aver gustato una ottima pizzetta al taglio proseguiamo il nostro viaggio, prossima meta la cittadina di Arpino, più nota anche perchè diede i natali al famoso oratore latino Cicerone, ma anche al sette volte Console di Roma Caio Mario.

Arriviamo ad Arpino.
Una passeggiata per le strade strette ci fa capire che la cittadina in passato dovette essere importante, gli stemmi di famiglia sui portoni delle case ne testimoniano un passato interessante.

Le vie sono ricche di testimonianze artistiche, in tante lingue diverse.
La fontana dell'acquila è splendida e il sole ne risalta le forme...
Ci fermiamo a mangiare in un ristorantino nascosto in una viuzza del centro, l'Ottavo vizio, che merita l'attenzione di una nuova visita.
Ottimi gli antipasti, prosciutto e formaggio, bruschetta al pomodoro e zuppa di cozze. E per primo spaghetti cacio e pepe e fini fini al pomodoro. Il tutto annaffiato con un vino rosso di quelli che macchiano il bicchiere...
Ci alziamo satolli e segnamo l'indirizzo sulla agenda per la prossima visita.
E' tempo di rientrare.
Saliamo in macchina e facciamo la stessa strada per visitare il monastero.
Bellissimo!
Un piccolo museo al suo interno ci lascia a bocca aperta.
In una teca all'ingresso due enormi zanne fossili appartenute a uno splendido esemplare di elefante preistorico.
Leggiamo con interesse le didascalie che ci raccontano di un tempo in cui la zona era abitata da bestie feroci...
Un piccolo museo ma veramente ben tenuto.
L'abbazia si può visitare e così ci addentriamo nel suo interno, visitiamo il chiosco e godiamo dei colori e dei profumi dei fiori.
Ma come tutte le cose belle anche questa gita è giunta al termine.
Alla prossima.
Alessandro Giovanni Paolo Rugolo
Gita in maremma: Grosseto e Talamone
Uno splendido sabato ci accompagna nella nostra gita, oggi si va a Grosseto e Talamone.
Grosseto, bella cittadina di circa 80.000 abitanti, un centro storico ancora circondato dalle antiche mura di difesa.
Al centro la cattedrale di San Lorenzo,
sulla facciata le statue degli evangelisti, Matteo rappresentato come uomo alato, Marco come leone alato, Luca come bue alato e Giovanni, l'aquila.
l'interno è molto luminoso, ecco la fonte battesimale,
e possiamo ammirare una splendida talola che se non ricordo male rappresenta l'apocalisse,
nella piazza staglia la statua dedicata a Leopoldo II di Toscana d'Asburgo - Lorena,
Sulla facciata della cattedrale è possibile ammirare una splendida meridiana,
e di lato Palazzo Aldobrandeschi, sede della Provincia,
Intorno alla piazza i portici accolgono negozi e bar,
Lungo le mura il Cassero, che oggi ospita una bella mostra fotografica, particolare...
Grosseto si lascia amare per la sua tranquillità, il tempo sembra scorrere lentamente e la fretta assolutamente sconosciuta aiutano a rilassarsi.
Dopo avere assaggiato la schiaccia e una focaccia dolce con l'uva passa, partiamo alla volta di Talamone, un piccolo paese lungo il mare, un piccolo porticciolo con le sue barche,
e la sua rocca, che sovrasta il paese, quasi a proteggerlo da antichi nemici che provenivano dal mare
Lungo la strada di ritorno a Roma facciamo una visita veloce ad Orbetello, Porto Santo Stefano e Porto Ercole, che meritano una visita più attenta, sarà per un'altra volta!
A presto,
Grosseto, bella cittadina di circa 80.000 abitanti, un centro storico ancora circondato dalle antiche mura di difesa.
Al centro la cattedrale di San Lorenzo,
sulla facciata le statue degli evangelisti, Matteo rappresentato come uomo alato, Marco come leone alato, Luca come bue alato e Giovanni, l'aquila.
l'interno è molto luminoso, ecco la fonte battesimale,
e possiamo ammirare una splendida talola che se non ricordo male rappresenta l'apocalisse,
nella piazza staglia la statua dedicata a Leopoldo II di Toscana d'Asburgo - Lorena,
Sulla facciata della cattedrale è possibile ammirare una splendida meridiana,
e di lato Palazzo Aldobrandeschi, sede della Provincia,
Intorno alla piazza i portici accolgono negozi e bar,
Lungo le mura il Cassero, che oggi ospita una bella mostra fotografica, particolare...
Grosseto si lascia amare per la sua tranquillità, il tempo sembra scorrere lentamente e la fretta assolutamente sconosciuta aiutano a rilassarsi.
Dopo avere assaggiato la schiaccia e una focaccia dolce con l'uva passa, partiamo alla volta di Talamone, un piccolo paese lungo il mare, un piccolo porticciolo con le sue barche,
un mare verde con poca sabbia e tante rocce,
A presto,
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
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