E' sempre piacevole passeggiare per la via Roma, sotto i portici.
Fermarsi un attimo ad osservare la statua equestre di Ferdinando di Savoia in piazza Solferino,
Osservare il lento scorrere delle acque del Po, il fiume più lungo d'Italia
Guardare stupito i campanili delle chiese stagliarsi contro il cielo coperto di nubi, come per Santa Rita
Torino, città di cultura, città magica e misteriosa... come il museo egizio con le sue opere d'arte,
vecchie di millenni, strappate al loro ambiente per portarle in un santuario artificiale, il museo egizio.
Resti di una civiltà scomparsa e quasi dimenticata, come la sua srittura geroglifica...
le statue maestose di re e regine,
Steli di pietra dura incisa dall'uomo per tramandare credenze, miti, religione
Colossi antichi,
raffiguranti uomini-animali...
faraoni perduti nel tempo, ma mai dimenticati almeno fino a quando qualcuno sarà in grado di leggerne il nome.
Dei...
dalla testa di ariete,
o dal corpo di leone, la Sfinge,
Una statua osserva la città dall'alto, come per proteggerla, Re Vittorio Emanuele II
Il tempo passa, come sempre è stato e come sempre sarà, la gita finisce così,
in piazza Castello, di fronte al palazzo reale... che però visiterò in un'altra occasione
Arrivederci, Torino!
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO